Un saggio straordinario, una lingua dove mi sono sentita perfettamente a mio agio, una storia di grande respiro europeo, a parte un piccolo particolare: Bergsveinn ha mandato in fumo tutto quello a cui avevo creduto acriticamente per trent'anni sul mito della colonizzazione islandese. Come ho fatto a bermela finora, non capisco. In queste pagine cè racchiusa la vera storia dei primi vichinghi in Islanda e del personaggio più intrigante e scomodo della letteratura medievale.
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