Uno dei primi romanzi di Jón Kalman, e quello in cui si ride di più nonostante sia stato scritto per elaborare un trauma. La storia di un bambino che perde la mamma a sette anni e la sua visione candida di una realtà spietata.
p.s.: un tempo le copie di spettanza arrivavano prima che il libro uscisse in libreria, sigh.
top of page
Cerca
bottom of page
Comments