Un autore al di fuori dei clichés imperanti sul successo della letteratura nordica legato per lo più al giallo: lontano da una produzione di facile consumo, preferisce addentrarsi nel rapporto fra l’uomo e la natura nell’impervio mondo islandese da cui traspare il senso profondo che costituisce la comunità umana, interrogata nel suo compito di baluardo e salvaguardia della memoria, unito a un profondo amore nei confronti della letteratura, intuita dall’autore come l’unica panacea alla tragicità dell’esistenza umana.
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