Da leggere due volte – tanto non si fa fatica! – perché si apprezza al meglio alla seconda lettura. Un piccolo libro molto, molto bello. Il suo autore è un personaggio vestito di tweed (come Fridrik!), con gli occhiali tondi, affascinato dai miti – li rielabora sempre, in qualche modo, nei suoi romanzi, ma il migliore secondo me è proprioquesto, dove il mito è di quelli autoctoni, popolari, e lo costruisce come una fiaba.
Silvia Cosimini
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